Polipi Nasali e Allergie

I soggetti che soffrono di polipi nasali presentano a volte anche altre patologie quali asma e rinite.

Esistono differenti tipi di rinite: rinite allergica e rinite non allergica (infettiva, da farmaci, ormonale, vasomotoria, da cause anatomiche) e di forma mista.

La rinite allergica è sicuramente la forma più diffusa di rinite ed è in costante aumento nella popolazione.

L’allergia consiste, in parole semplici, in un errore di giudizio da parte del sistema immunitario. Ogni sostanza che entra in contatto con il nostro corpo viene “analizzata” dal sistema immunitario, e classificata come “buona” o “cattiva”. Le sostanze “cattive” vengono aggredite allo scopo di essere eliminate. Il sistema immunitario di un allergico aggredisce sostanze per lo più innocue, valutandole erroneamente come “cattive”, scatenando in questo modo una serie di manifestazioni patologiche, tra cui l’allergia.

Allergeni più comuni causa di rinite allergica

La maggior parte dei soggetti affetti da rinite allergica persistente presenta una sensibilità nei confronti degli acari della polvere. L’acaro costituisce infatti la principale componente allergenica della polvere di casa. Questi acari si nutrono di derivati organici provenienti dalla desquamazione della pelle dell’uomo, presenti in particolar modo nei materassi dei letti, nei cuscini, nelle imbottiture, nei pupazzi di peluche. La loro crescita è favorita da condizioni ambientali caldo-umide (temperatura oltre 20°C e umidità attorno all’80%). La presenza degli acari è costante in tutto l’arco dell’anno, tuttavia la loro concentrazione aumenta in settembre-ottobre ed aprile-maggio. Per questo motivo i pazienti con allergia agli acari possono avere una persistenza dei sintomi tutto l’anno, ma vanno incontro a peggioramento in determinati periodi stagionali o in condizioni di elevata umidità.

Misure per contrastare la presenza di acari nell’ambiente

Interventi necessari

  • Rivestire materassi e cuscini
    con tessuti sintetici non penetrabili dagli acari
  •  Lavare lenzuola e federa del cuscino
    almeno una volta la settimana a 55-60°C

Interventi consigliati

  • Sostituire i tappeti con linoleum o parquet
  • Eventualmente trattare i tappeti con acaricidi
  • Ridurre al minimo i mobili con imbottiture
  • Richiudere gli oggetti che con facilità si impolverano
  • Eliminare le tende o tenerle lavate a caldo
  • Lavare a caldo i pupazzi di peluche
Si tratta dei primi allergeni che sono stati riconosciuti come tali. I pollini più spesso in causa per la rinite allergica ed i polipi nasali sono:

  • graminacee;
  • arbusti del tipo artemisia, ambrosia, paritaria;
  • alberi come la betulla, l’olivo, le fugacee, il cipresso, il ginepro, la tuia, il cedro.

Molte variabili possono intervenire modificando l’epoca della pollinazione e questo contribuisce a rendere la diagnosi non sempre facile. Gli alberi in genere pollinano alla fine dell’inverno ed all’inizio della primavera, l’ambrosia all’inizio dell’autunno, la paritaria per un periodo molto lungo che si estende da marzo a novembre.

I soggetti che presentano allergie ai pollini possono sviluppare “reazioni allergiche” quando ingeriscono determinati alimenti (soprattutto frutti o verdure). Questo fenomeno viene chiamato reattività crociata o cross-reattività.

Reattività crociata più comune

Allergene inalante e rispettivo alimenti sconsigliato

  • Pollini in genere – Miele
  • Pollini di graminacee – Melone, anguria, arancia, kiwi, pomodoro, frumento, pesca, albicocca, ciliegia, prugna, arachidi, cereali
  • Pollini di artemisia ed altre composite – Sedano, carota, melone, anguria, mela, olio di girasole, banana, zucca, camomilla, finocchio, miele, prezzemolo
  • Pollini di ambrosia – Melone, banana
  • Pollini di parietaria – More di gelso, basilico, piselli, ortica, melone, pistacchio, kiwi
  • Pollini di olivo – Olio di oliva, olive
  • Pollini di nocciolo – Nocciole
  • Polline di betulla – Mela, pera, pesca, albicocca, noci, nocciole, ciliegia,  banana, carota, patata, kiwi, finocchio, sedano, arachidi, mandorle, pistacchio, lampone, fragola
Si stima che in quasi tutti i paesi europei in un’abitazione su quattro vi sia un animale, di solito un gatto. Dalle desquamazioni cutanee degli animali e dalle loro secrezioni (soprattutto la saliva) derivano alcuni allergeni in grado di provocare sintomi molto intensi. I cani e i gatti sono i principali fornitori di questi allergeni, con l’aggravante che di solito essi abitano tutta la casa comprese le camere da letto.
I funghi superiori, le muffe ed i lieviti sono organismi in grado di liberare notevoli quantità di spore nell’ambiente che li circonda. Funghi e muffe, che originano da materiale organico in putrefazione, sono in pratica ovunque, all’infuori delle zone molto fredde. Per contro, il clima caldo-umido ne favorisce lo sviluppo. Essendo di piccolissime dimensioni, le spore delle muffe sono in grado di penetrare profondamente nell’apparato respiratorio e pertanto di indurre non solo rinite, ma anche polipi nasali ed asma.

Le muffe domestiche possono diffondere le loro spore tutto l’anno, specie negli ambienti umidi, e causare sintomi permanenti nei soggetti sensibilizzati. Le muffe trovano un terreno particolarmente adatto al proprio sviluppo nei condizionatori d’aria, negli impianti di aerazione, nei bagni e nelle cucine. Da notare che l’uso diffuso di serramenti moderni che sigillano in modo quasi completo gli ambienti impedendo il ricambio dell’aria, favorisce la crescita di questi microorganismi.

Una vera e propria allergia alimentare o intolleranza alimentare è rara nei soggetti che presentano esclusivamente rinite allergica. Invece là dove sia presente un interessamento di più organi ed apparati, la rinite è quasi sempre presente. Non sono in realtà molte le sostanze introdotte con gli alimenti in grado di provocare reazioni allergiche in quanto tali. Tra queste ricordiamo latte, soia, uova, arachidi, crostacei, aglio, sesamo, frutta (pesca e mela).
Come è noto l’aspirina e altri composti appartenenti alla classe degli antiinfiammatori non steroidei (FANS) sono in grado di indurre molto spessso rinite, polipi nasali ed asma bronchiale. I soggetti con rinite allergica e polipi nasali presentano più frequentemente un’intolleranza all’aspirina rispetto alla popolazione generale. In circa il 10% degli adulti affetti da rinite allergica e polipi nasali i FANS possono scatenare crisi di asma (sindrome rinobronchiale o sindrome di Vidal o ASA syndrome).